E’ così che è successo. In realtà lo avevo pianificato, ma non sapevo che sarebbe stato così forte.
Erano mesi che mi dicevo: dimagrisco e poi mi rifaccio il look. Ho bisogno davvero di un cambiamento. Ma un nuovo look non sta bene se non ho n fisico asciutto o come dico io.
E per mesi interi mi sono portata avanti questa frustrazione di desiderio di cambiamento che doveva passare per forza sul corpo e poi sulla mia testa, intesa come capelli.
Questo corpo non è stato molto collaborativo e siccome non ne potevo più e qualcosa spingeva e dovevo pur assecondare questo qualcosa, ho scritto alla parrucchiera che in aggiunta al colore avrebbe potuto darsi alla pazza gioia (le parrucchiere amano follemente tagliare – da quello che ho potuto constatare alcune volte).
La mia parrucchiera, Alessia, sapeva già che voleva per me un bel bob con frangetta ed era un po’ che me lo proponeva.
La notte prima non ci ho dormito. Un caschetto con frangia.
Pensavo non tanto al taglio: anche se li taglio corti i miei crescono molto velocemente. Era la frangia che mi spaventava da morire
- e se non mi riconosco più
- e se le persone pensano o mi dicono che faccio schifo
- e se la frangia mi fa sembrare più tonda
- e se non la so tenere
- e che cavolo! Poi mi tocca dedicarmici, un taglio così mica non lo posso asciugare con il phon, piastrare o comunque curare.
E se non mi riconosco più? In fondo sono sempre io, potrei imparare a guardarmi con occhi diversi o capire perché una frangia può sconvolgermi così tanto. Di cosa ho paura? Di ritrovarmi invece che di non riconoscermi?
E se alle persone faccio schifo? E che importanza ha? Sono io che poi devo conviverci mica loro! D’altronde devo piacere a me prima di tutto e loro al mio nuovo look si abitueranno.
E se la frangia mi fa sembrare più tonda? Se proprio sarà così me ne farò una ragione e imparerò a truccare il viso e valorizzarmi maggiormente.
E se non la so tenere? E se mi tocca dedicare tempo? Ohhhh finalmente del tempo per me stessa. Sono costretta a prendermelo. Non ho più scuse. Due tre volte a settimana lavo i capelli mi faccio la maschera e poi li curo, li amo, li nutro mi prendo cura di loro. Non posso più permettermi di non trovare tempo, ho un look nuovo, una frangia! Mica posso uscire con i capelli pazzi da sembrare Mafalda!
E così Alessia mi ha cambiato il look e ora ho un bel bob con frangetta.
Cosa è successo una volta tornata a casa?
Ho ricevuto tanti complimenti dalle donne.
Gli uomini che mi hanno vista sono rimasti un po’ interdetti: c’è chi mi ha detto che non mi sta bene e che mi fa il viso più tondo. E stranamente me ne son fregata.
Li sto curando, nutrendo e mi sto dedicando del tempo non solo quando li lavo ma tutte le mattine. E questa cosa mi piace.
E si, ha messo in moto tante cose.
La pancia ha sentito molto disagio nei giorni successivi al taglio e ho persino sentito un gran bisogno di “svuotare l’armadio”, di eliminare capi anche nuovi e belli perché non li voglio più, non li sento miei. Ho persino eliminato sei paia di scarpe alcune quasi nuove. (Io raramente mi separo dalle scarpe!!!)
Il taglio di capelli può essere davvero uno dei primi passi per mettere in moto il proprio cambiamento. Se non un cambiamento vero e proprio, una piccola evoluzione.
Io avevo bisogno, e ne ho tutt’ora, di leggerezza, tant’è che il peso sulla testa ovviamente è venuto meno, ho i capelli così corti ma ne ha beneficiato anche il mio guardaroba.
Sto svuotando la mia vita da cose, da oggetti, da pensieri ingombranti. Per avere spazio di riempirla con cose nuove, con pensieri nuovi, progetti nuovi.
Lo spazio vuoto da tantissimo. Ti restituisce tantissimo. Non avrei mai immaginato.
E la cosa che mi piace di più in questo momento è che non ho nulla per riempirlo e voglio darmi il tempo di sceglierlo con cura.
Cosa ho imparato, quindi, dal mio taglio di capelli?
- che l’esigenza di un cambiamento va assecondata, non va repressa, e può cominciare banalmente da un taglio di capelli e non da uno stravolgimento di vita
- che un taglio di capelli può per fortuna costringerti a prenderti più cura di te. I momenti per se stessi sono fondamentali, vanno presi quotidianamente se possibile perché quei momenti in cui ci si dedica a noi stessi sono rigeneranti.
- che eliminare tutto ciò che non c’entra più con noi fa un gran bene: il vuoto e lo spazio alle volte o quasi sempre o forse sempre danno una grande sensazione di leggerezza e libertà (almeno per me è stato ed è così).
- scegliere con cura cosa e chi inserire nella propria vita è fondamentale. La scelta che si fa può influire pesantemente sulla propria felicità.
Al via, quindi, nuovi tagli, decluttering a gogo e scelte fatte con il cuore.