La base di partenza sono io. Sei tu.

Eleonora Zoccoletti Mindset
Chi sono io. Chi sei tu

Io. Tu. Siamo la nostra base di partenza.

Sono sempre stata propensa al cambiamento fin da bambina.
La curiosità mi ha sempre portato a sperimentare cose nuove, a fare sogni e a progettarli nei minimi dettagli e ovviamente anche a realizzarli nel concreto.
Negli ultimi tempi mi sono soffermata a pensare a questi grandi sogni che ho realizzato nel passato (quasi esclusivamente di lavoro) e mi sono resa conto che non erano del tutto sogni miei. Spesso erano dettati dalle aspettative degli altri: dei miei genitori, della mia famiglia attuale, dei miei clienti, dei vari amici.
C’era un bisogno, una necessità e io l’ho presa di petto: credendomi la paladina dei bisogni (altrui) ho realizzato cose impensabili per soddisfarli.

Sogni miei realizzati e desiderati da o per altri.

Nel 2007 ho aperto il mio bar. Ho girato come una trottola per un anno e mezzo alla ricerca del bar giusto, dei finanziamenti per poterlo comprare, della situazione ideale. E dopo tutti questi sforzi solo dopo qualche giorno di lavoro nel locale avevo capito di aver sbagliato tutto: avevo voluto quel business solo per l’idea di diventare un’imprenditrice e per dare a mio fratello l’opportunità di lavorare fuori dalla fabbrica.

Nel 2009 ho preso in gestione un hotel.
Avevo idealizzato il mio essere imprenditrice, mi ci vedevo proprio, tubino, giacca e scarpe con il tacco: desideravo gestire hotel e avevo pianificato di farne andare bene uno, per poi aprine un secondo e prenderne in gestione un terzo e così via.
Ho passato cinque anni in quel piccolo boutique hotel dove ho lavorato con passione e ho sacrificato tutto il resto della mia vita.
Sacrificio, impegno, passione, dedizione per rendermi conto, dopo appunto 5 anni, che non era quello il mio sogno, quello era un diversivo al bar per essere imprenditrice e avevo fatto quella scelta perché il primo mio socio di allora mi aveva convinto dicendomi: “tu non sei da bar, con l’esperienza che hai nel settore alberghiero tu devi coprire un ruolo importante: avere un tuo hotel e diventare la mia socia”.

Mi sono lasciata lusingare da un sogno non mio per una convalida di valore dall’esterno che ritenevo importante e ho fatto un grande passo che mi ha portato tantissima esperienza professionale, tante relazioni di lavoro solidificate anche in amicizie ma…anche tanta stanchezza fisica, problemi di salute e il deterioramento della mia vita sentimentale e sociale per un sogno che non era fino in fondo tutto mio.

Voglio ricordare il momento preciso in cui mi sono resa conto di questo.
E’ stato il mio caro nonno, che ben mi conosceva, a farmi aprire gli occhi:  mi vedeva imprigionata dentro quattro mura che non mi appartenevano e aveva notato che da quando ero li mi si era spento il sorriso e avevo smesso di fare tutte le cose che amavo e che in fondo mi caratterizzavano: viaggiare, fotografare e scrivere.
E’ stato lui a darmi il là…per volare via.

Solo che…sono incappata quasi subito in un altro sogno non mio.
E devo dire, e sorrido per questo, che li so concretizzare pure bene questi sogni 😊

 

L’ultimo sogno non proprio mio realizzato. 

Ho cominciato a occuparmi di consulenza di social media marketing e web marketing turistico.
Perché credevo fosse il sogno giusto e ho ritenuto doveroso per me realizzarlo?
Perché aveva le caratteristiche che desideravo e sognavo: lavorare da casa, viaggiare in lungo e in largo per seguire i clienti, dormire in hotel magnifici per lavoro, gestire i miei tempi. Sognavo questo e ambivo alla fama e al riconoscimento in questo settore. Non dico che l’ho raggiunto ma non come pensavo di diventare.
Sapete com’è andata a finire?
Che non sono diventata famosa nel settore dell’hospitality e del marketing, mi conoscono si, ho un buon posizionamento ma non ho mai raggiunto la fama che sognavo. E per quanto io abbia passione per questi argomenti, questo lavoro mi è arrivato per caso, mi ha scelta, mi hanno scelto i primi clienti. Ho semplicemente accettato e ci ho costruito poi tutta la realtà intorno.

Non era mai stato nei miei sogni reali quello di diventare una marketer e aiutare le aziende a fatturare di più, sebbene ora sia una delle attività che svolgo con la mia agenzia di marketing e comunicazione  e di cui sono felice in quanto decisione presa come conseguenza della mia analisi personale.

Il punto è che ho dovuto cominciare a guardarmi dentro per conoscermi a fondo e ho fatto i primi passi per seguire quello che sentivo, volevo, avevo bisogno, desideravo e sognavo davvero.

Far propri i sogni degli altri può renderci infelici, insoddisfatti e frustrati.
La sensazione di avere aiutato qualcuno con una sorta di missione di vita potrebbe davvero essere effimera.

Se quella missione non è davvero la tua missione, non arriva dal tuo profondo potrebbe fare anche dei danni. E se non li fa, di sicuro non permette di vivere una vita potenzialmente felice.

La propria vita va costruita su misura di noi, dei nostri bisogni, dei nostri desideri, dei nostri sogni.
In questi giorni che mi trovo ad affrontare un momento di stanchezza fisica e mentale ho ricevuto parecchi imput su questo: sto rileggendo un libro molto interessante e azzeccato su questo tema, che ti suggerisco: Design Your Life e ho ascoltato una lezione della mia preziosa mentore Francesca Zampone. Gli argomenti proposti su cui discutere vertevano proprio su questo.

Stai vivendo la vita che vuoi? Sei felice? Fai il lavoro che desideri?
Come si fa a darsi una risposta realistica? Come faccio a sapere?
Magari ci sembra di sì, magari non siamo del tutto contenti e soddisfatti o magari la pancia si aggroviglia spesso perché emozioni di disagio si fanno sentire proprio li.
E allora, da dove si parte?

Dalla scoperta di sé, del nostro vero io.
Quale domanda dobbiamo farci per prima?
Chi sono io.
Banale? Ti sfido a rispondere. Chi sei tu?

Io lo sto capendo pian piano ora, da quanto ho deciso di prendermi del tempo per riflettere, per scoprirmi.
Ho preso un quaderno e lo sto utilizzando per scrivere, per parlare di me, a me, per partire da me. Fallo anche tu. Facciamo questo viaggio insieme.
Un viaggio alla scoperta del nostro io.

Chi sono io?
Quali sono i miei valori fondanti? Che mi muovono in tutto nella vita?
Quali sono i miei bisogni?
Quali sono i miei reali desideri?
Quali sono i miei sogni?
Quale vita voglio vivere?
E poi…
Sto soddisfacendo i miei bisogni?
Sto realizzando i miei sogni?
Sto assecondando i miei desideri?
Sto vivendo la vita che voglio?

Vivere di passioni, trovare la propria vocazione, scoprire i propri talenti e metterli a servizio del proprio lavoro o della propria vita, avviene tutto dopo. Un secondo dopo.
Prima noi, chi siamo.
La base di partenza rimane davvero quella, unica e solo quella: conoscersi.
Se impari a conoscerti davvero, in profondità puoi cominciare a capire cosa funziona per te, cosa ti fa star bene, cosa vuoi e cosa non vuoi e puoi provare a progettare una nuova vita e a migliorare le aree che non funzionano bene.
Il processo di scoprire chi sei e cosa vuoi avrà un effetto straordinario sulla tua vita.
Quasi sicuramente la cambierà in parte o radicalmente.
Probabilmente richiederà sforzo o azioni, ma il risultato sarà sorprendente.
Buona scoperta!