La forza di affrontare le avversità della vita, di reagire con flessibilità, di riprenderci dalle sofferenze si chiama resilienza e caratterizza ciascuno di noi.
In questo periodo la resilienza è quella che ci salva le giornate e questo momento difficile che stiamo attraversando e ci fa volgere lo sguardo al futuro credendo nella possibilità di costruire, ricostruire e riprogettare la nostra vita. A partire proprio da queste difficoltà.
Cos’è la resilienza
Da un punto di vista psicologico, la resilienza è la capacità di far fronte in maniera positiva a eventi traumatici, di riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà, di ricostruirsi restando sensibili alle opportunità positive che la vita offre, senza alienare la propria identità.
Ci permette, in circostanze avverse, nonostante tutto e talvolta contro ogni previsione, a fronteggiare efficacemente le contrarietà, a dare nuovo slancio alla propria esistenza e persino a raggiungere mete importanti.
Io e la resilienza
Se penso ai momenti della mia vita in cui mi sono trovata a far emergere la resilienza, devo dire che ce ne sono davvero tanti.
Il passaggio, almeno nel mio caso, è stato sempre:
momento difficile > disperazione, emozioni negative, previsione catastrofica del mio futuro > stop delle emozioni negative > riassetto personale > sviluppo del pensiero positivo > riprogettazione della mia vita> cambiamento e trasformazione reale.
Avevo un bar che andava molto bene, ma dentro di me sentivo che avevo fatto una scelta di vita sbagliata. Non era il lavoro per me, il mio corpo me lo faceva capire in mille modi: eczema sulle mani, dolori su tutto il corpo, stanchezza cronica. Inoltre, rapporto societario non funzionava e io mi sentivo male ed ero molto frustrata, sempre nervosa e profondamente triste. Dopo aver vissuto e fatto emergere per un po’ questi sentimenti ed emozioni negative, mi sono rimboccata le maniche e ho capito che dovevo cambiare la mia sorte e riprendere in mano la mia vita. Non potevo farmi fagocitare da una situazione difficile e che non volevo assolutamente accettarla.
Ho parlato con il mio socio, ho trovato la soluzione per la mia sostituzione, mi sono trovata un altro lavoro (provvisorio) tanto per avere già una soluzione B, ho trasmesso la mia decisione a chi di dovere e ho fatto i passi necessari per lasciare la situazione che non faceva più per me nel miglior dei modi senza traumi e pronta ad avventurarmi in una nuova vita migliore.
Ho avuto un hotel per cinque anni. E durante quegli anni la resilienza mi ha salvato davvero tante volte.
Dopo venti giorni dall’apertura dell’Hotel il mio socio mi ha abbandonato dicendo che non faceva per lui quel mestiere. E mi sono ritrovata a gestire un’attività totalmente da sola, con debiti, senza un pregresso storico e una previsione finanziaria tutta da costruire, immaginare, progettare. Ho fatto per sei mesi tutto da sola: reception, marketing, colazioni, pulizia delle camere. E pian piano quando hanno cominciato ad arrivare i primi soldini ho cominciato a prendere i primi aiuti: una signora per le pulizie e una ragazza per la reception. Non ho mai mollato.
Se ci penso ora, non so neanche come ho fatto a passare quel periodo. Credo fortemente che se hai (come ho avuto io in quel periodo) forza, coraggio, resilienza tutto si fa.
Dopo 5 mesi di attività dell’Hotel, un’alluvione lo ha allagato e mi ha costretto a chiudere per più di un mese (attività appena partita – non è stato il massimo). Mi sono rimboccata le maniche e mentre gli operai mi aiutavano a sistemare l’albergo e a svuotarlo dall’acqua, studiavo per prendere certificazioni utili per il mio lavoro e facevo marketing a go go per movimentarlo in prossimità della riapertura, lavorando giorno e notte senza mai fermarmi. E ci sono riuscita, l’hotel ha riaperto con crescita esponenziale di clienti.
Ho corso la mia prima maratona nel 2016. Durante l’anno di preparazione fisica per la maratona di New York mi sono fatta male innumerevoli volte. Il mio fisioterapista mi aveva proibito di correre, avevo le ginocchia prese davvero male e correndo la maratona le avrei rovinate del tutto. Non mi sono arresa, mi sono allenata, ho corso la mia maratona con mille difficoltà e sono arrivata al traguardo, distrutta, ma felice. Se non fossi stata resilienza e non avessi voluto disegnare il mio corso di vita impegnando totalmente sebbene le avversità e le difficoltà, non avrei ora quella meravigliosa esperienza alle spalle come ancoraggio nei miei momenti di difficoltà.
La resilienza ai giorni odierni.
In un momento come questo, dove viviamo chiusi in casa, con la paura di ammalarci o che qualche nostro caro stia male, o la paura di rimanere senza lavoro, senza soldi, dove anche la noia regna sovrana, quale momento per riorganizzare la nostra vita? Capire cosa vogliamo fare davvero? Inventarci qualcosa di nuovo? Coltivare nuovi interessi, leggere studiare, scrivere, giocare? Superare questo momento avverso con fiducia e voglia di rinascere?
Sappiate che la resilienza non è una semplice resistenza agli episodi difficili della vita. È una capacità di crescita, un processo dinamico che porta una persona a trasformarsi, evolversi, prendere coscienza di possibilità prima ignorate e avvicinarsi così alla propria realizzazione nonostante le condizioni avverse in cui potrebbe trovarsi.
Resiliente è chi di fronte ad una perdita o a una malattia, riscopre valori importanti prima trascurati, riappropriandosi della propria identità e del proprio tempo.
Resiliente è chi è privo di occupazione riesce a reinventarsi, facendo emergere abilità, risorse e aspirazioni che non aveva avuto il coraggio di perseguire prima.
Resiliente è chi commette degli errori a causa dei quali è costretto a rivedere la propria opinione di sé e il suo rapporto con gli altri e rielabora tutto questo con maggior successo proprio grazie alla resilienza.
Resiliente è chi si risolleva in seguito alla rottura di un rapporto, alla perdita del lavoro, alle avversità e agli imprevisti della vita.
Resiliente è chi è capace di superare i propri limiti e camminare a testa alta in mezzo ad ogni tempesta, fino ad approdare al porto sicuro da cui potrà ripartire più forte e fiducioso, grazie ad una maggiore consapevolezza di sé stesso e all’esperienza acquisita.
Quale miglior momento, quindi, per crescere, cambiare e trasformarsi?
A me sta accadendo proprio questo.
Sto vivendo questo momento come crescita, consapevolezza, costruzione, riprogettazione.
Sto ascoltando di più me stessa e sto capendo che i ritmi che tenevo prima erano troppo frenetici per avere uno stato di salute e mentale ferreo.
Sto assaporando la calma, la lentezza, il decidere come affrontare ogni singola giornata.
Sto apprezzando sport diversi dalla corsa o dalla pole dance (sport di resistenza,forza e fatica) praticando yoga e stretching.
Coltivo le relazioni al telefono, mezzo che prima mal sopportavo.
E sono sempre più certa che i momenti difficili, come questo, passano e ci migliorano se noi abbiamo consapevolezza, positività e fiducia in noi stessi.
E a te cosa sta succedendo in questo periodo?
Come coltivare e aumentare la resilienza
La resilienza è una dote naturale, solo che alle volte non sappiamo di averla o è semplicemente dormiente fino a quando qualcosa fuori dall’ordinario non la risveglia.
Non bisogna aspettare che succeda qualcosa di grave o difficile per essere resiliente, possiamo impegnarci ogni singolo giorno per risvegliare, coltivare, nutrire, rinforzare la resilienza.
Ecco alcuni consigli utili per coltivarla. Prendi quelli che senti più tuoi, più adatti alla tua personalità e datti da fare! 😉
- Sii flessibile.
Allena la tua mente ad accettare modi di pensare e agire diversi dai tuoi. Cerca di affrontare ogni giorno qualcosa di nuovo, a cui non sei abituato, mettendo alla prova la tua capacità di adattamento a circostanze insolite. Ad esempio: se sei solito organizzare tutto minuziosamente da quando ti svegli a quando è l’ora di andare a dormire, prova a cimentarti in qualcosa che richieda spontaneità, creatività e che faccia leva più sull’istinto che sulla riflessione, come un corso di danza o suonare uno strumento musicale. E visto che ora non si può uscire guarda qualche tutorial su YouTube e sperimenta! L’importante è che ti mantieni aperto al confronto e alla scoperta. - Lascia andare ciò che non puoi controllare.
Al giorno d’oggi le nostre vite scorrono con ritmi frenetici: abbiamo bisogno di agende o note digitali per ricordare tutti gli impegni della giornata, sul lavoro abbiamo i minuti contati tra riunioni, pratiche e incontri, a volte ci lamentiamo persino che i supermercati chiudano troppo presto perché non riusciamo a fare la spesa entro le 21.00.
Il controllo è lo strumento che usiamo per districarci in questa corsa continua e basta che uno dei nostri piani salti per scombinare tutto il resto con un effetto domino.
Ricorda che la vita non segue le nostre istruzioni: puoi pianificare le giornate quanto vuoi, ma non potrai mai mantenere ogni elemento sotto controllo.
La cosa più saggia da fare, oltre che ad accettarlo, è imparare a gestire ciò che ti accade con calma e concentrazione, piuttosto che arrabbiarti o andare nel panico quando qualcosa va diversamente da come ti aspettavi. Solo cavalcando gli eventi potrai vedere le opportunità di crescita che nascondono. - Coltiva la bellezza nella tua vita.
Prenditi del tempo per ammirare un paesaggio, un tramonto, disegna, fai giardinaggio, prenditi cura di te con un bagno caldo rilassante. Fai in modo che il lavoro e i doveri non siano l’unico modo di riempire il tuo tempo. Fai ciò che vi piace e che ti fa stare bene e, soprattutto, riposati. La vita regala momenti sereni a chi sa vederli nonostante le difficoltà.
Possono sembrare piccolezze di poco conto, eppure sono proprio le piccole cose a fare la differenza quando tutto sembra girare storto: la bellezza, in tutte le sue manifestazioni, può aiutarti a sviluppare un atteggiamento più resiliente e positivo. - Ascolta le tue emozioni. Non soffocare le tue paure e frustrazioni, non cercare di nascondere la tristezza o la rabbia. Cerca piuttosto di canalizzare queste emozioni, riconoscendole prima e comprendendole poi. Fai un tentativo e cerca una via di mezzo: non sforzarti di nascondere le emozioni negative, ma non permettere che prendano il controllo della tua vita. Per accrescere la resilienza e per imparare a conoscerti bene, devi diventare un ottimo gestore del tuo universo emotivo.
- Ricorda i momenti di difficoltà passati.
Riporta alla memoria un momento passato in cui si hai superato una difficoltà, sei uscito a testa alta da un momento difficile, una delusione, un abbandono, una malattia o una sfida. Quasi senza sapere come, ce l’hai fatta. In quel momento ti è venuta in soccorso una forza interiore inaspettata che ha reso facile ciò che sembrava impossibile, una risorsa personale che non sospettavi di possedere. Fai si che quei momenti passati dove sei stato vittorioso, siano motivo di ispirazione per il momento presente. - Cammina tutti i giorni per sviluppare la resilienza.
Ora non si può per via delle ordinanze governative, ma prendilo come cosa da fare quando ci verrà permesso. Un esercizio fisico leggero, ma quotidiano, genera cambiamenti positivi nel cervello: libera endorfine, genera calma e ossigena il cervello. Inoltre, riduce il livello di cortisolo nel sangue e aiuta a vedere la realtà da più punti di vista. Questo equilibrio interiore che si viene a creare migliora le emozioni e ci permettere di diventare più flessibili, resistenti e resilienti. - Coltiva amicizie positive.
Attorniati di persone con cui parlare di tutto, qualcuno di fiducia con cui condividere le tue preoccupazioni e aprire il tuo cuore sentendoti compreso e rispettato. Trovare un sostegno quotidiano è una potente radice che nutre la capacità di resilienza. - Allo stesso tempo, impara a stare nella solitudine.
Concediti una giornata o un paio di ore di solitudine per ritrovare il contatto con te stesso, con i tuoi pensieri e i tuoi bisogni. E’ una strategia che ti aiuta a gestire meglio il tuo mondo interiore. Gli spazi personali e privati che appartengono solo a noi, sono boccate d’aria fresca che nutrono l’anima. Questo poi è un momento di vita dove possiamo vedere pochissime persone se non nessuna. Approfittane per imparare a stare nel silenzio e in solitudine. - Dedicati alle tue passioni.
A volte, quando le cose non vanno molto bene, il semplice fatto di fare qualcosa che ci piace e ci appassiona, che ci identifica o che ci definisce è un modo per canalizzare lo stress e tirar fuori la nostra resilienza. Recupera queste attività soprattutto se ti senti scoraggiato o triste. - Tieni un diario e scrivi tutti i giorni.
Questo è un ottimo modo per potenziare la resilienza. È un modo terapeutico per sfogare le nostre emozioni, per riordinare le idee, progettare, decidere, riflettere e ritrovare la necessaria intimità con noi stessi. - Osserva la realtà e prendi consapevolezza delle sue caratteristiche.
Accetta la realtà per quello che è, non giudicarla. Il giudizio ci impedisce di osservare con oggettività e di sperimentare nuove strategie alternative e ci confina dentro i nostri schemi anche se non sono efficaci. - Tieni un diario di gratitudine o delle 3 cose belle che ti sono capitate.
Ogni giorno, meglio se di sera, esercitati a prendere consapevolezza di almeno tre cose positive che ti sono capitate durante la giornata e fermati a sentire le emozioni che ti suscitano. Quando ti capita qualche cosa di difficile fermati ad individuare le risorse che possiedi e che ti sono servite per proseguire.
Inoltre sii grato. Scrivi nel tuo quaderno ogni sera 5 cose per cui sentirti grato. La gratitudine è la capacità di provare riconoscenza per qualcosa che si ha o si è ottenuto.
I vantaggi che la gratitudine comporta per la nostra vita sono molteplici: le persone grate hanno una migliore salute psicofisica, sono più capaci di affrontare le situazioni, hanno relazioni affettive più soddisfacenti, si sentono meno sole, non danno nulla per scontato, sono attente, compassionevoli, fiduciose, speranzose. - Medita.
La meditazione è una modalità potente che ti consente di entrare intimamente in contatto con te stesso e rigenerare energia. E aiuta a silenziare la mente che magari in questo periodo ti fornisce solo spunti di paura e negatività. - Pensa positivo e aspetta che le cose migliorino.
Se si pensa che le cose andranno sempre peggio, come accade per i pessimisti, vi saranno ben poche prospettive di cambiamento costruttivo per il futuro.
Se, invece, adotti una modalità di pensiero ottimistico, se riconosci e accetti che tutto cambia, dentro e fuori di te, che come ci sono aspetti della vita negativi, oscuri, tristi ce ne possono anche essere altrettanti felici, luminosi, positivi ti si aprono le porte del miglioramento esistenziale. L’ottimismo rappresenta il fattore principale che alimenta la resilienza. L’ottimismo è una modalità di pensiero che si basa sul realismo, che non vede tutto rosa, che accetta i limiti, i disagi, le sfide da affrontare, ma lo fa in un’ottica di opportunità, crescita personale, lezioni da apprendere. L’ottimismo in questo senso si può coltivare in quanto è un cambio di prospettiva, di analisi e interpretazione della realtà che, volendo, tutti possiamo compiere - Coltiva l’umorismo.
Ridere e sorridere fa bene! Si abbassa l’ormone dello stress, si riduce la probabilità di reagire secondo il modello attacco-o-fuga che spesso si verifica quando ci troviamo di fronte alle situazioni che ci spaventano, ci preoccupano, o ci suscitano ansia. Per coltivare questa propensione di fronte alle situazioni parti dal respiro: fai almeno tre respiri profondi e prova a pensare a una situazione che ti faccia sorridere. Non risolvi i problemi ma ti dai l’opportunità di avere un momento di pausa per cercare di adattarti alla realtà che hai di fronte per poi cercare di risolverla al meglio. - Evita di vedere le crisi della tua vita come problemi insuperabili.
Non è possibile evitare che gli eventi molto stressanti si manifestino nella tua vita, ma puoi migliorare il modo in cui reagire quando compaiono. Cerca di ampliare la tua visione ed essere coscienti del fatto che la maggior parte delle fonti di stress sono temporanee e non sono né fisse né permanenti. Se lo sono, sviluppa un piano d’azione e organizzazione. - Non avere paura di prendere decisioni.
Non ignorare i problemi, cerca di non procrastinare. Se puoi fare ora qualcosa, fallo il prima possibile. Se, invece, non puoi farlo subito, sii essere in grado di attendere il momento per farlo senza pensarci troppo prima.
- Mantieni le cose in prospettiva.
Se hai vissuto o stai vivendo un episodio negativo, non significa che tutta la tua vita è alla deriva, né che lo è la tua personalità e i tuoi valori. Metti i giusti limiti al problema per poi poterlo affrontare ed evitare che contamini ciò che di bello esiste nella tua vita.
- Infine, ricorda che prima o poi tutto passa.
Tutto nella vita ha un inizio e una fine. Sembra scontato, ma spesso ce ne dimentichiamo. Coltiva dentro di te la fiducia e la speranza che tutto cambia, che tutto inizia e finisce.
Essere realisti sapendo che in ogni cosa c’è il bello e il brutto, il buono e il cattivo, consente di diventare liberi interiormente decidendo con consapevolezza e responsabilità dove posare lo sguardo e cosa alimentare nella propria vita, dentro sé stessi e di riflesso anche fuori.
Perché è così importante essere resilienti?
Nelle situazioni più difficili ti permette di vivere anziché sopravvivere.
Aiuta a imparare dagli errori.
Ti fa guardare le cose da un’altra prospettiva.
Fa essere positivi nei momenti più duri.
Non ti lascia condizionare nelle relazioni personali.
Ti aiuta a trovare la risposta più efficace al problema.
Se coltiviamo e nutriamo la nostra resilienza saremo sempre in grado, in caso di difficoltà, di reagire, agire, essere lucidi, sereni, superare al meglio la situazione, rafforzarci ulteriormente e apprendere la lezione profonda che tale esperienza ha comportato per noi.
Conclusioni
Concludo facendoti un regalo. Oggi è il mio compleanno e ho deciso che voglio regalare io qualcosa piuttosto che ricevere.
Ti regalo un’ora di tempo con me per trovare il tuo modo di essere resiliente, per affrontare in maniera positiva questo momento di difficoltà personale o di business.
Scrivimi per prendere un appuntamento, mi rendo disponibile fino al 3 di aprile 2020. Faremo la nostra chiacchierata via skype e sarò a tua disposizione per un’ora per ascoltarti e darti consigli su ciò che senti più bisogno ora.
Puoi contattarmi a questa mail: info@eleonorazoccoletti.it scrivendomi cosa fai e di cosa vorresti parlare durante il nostro incontro virtuale.
Ti aspetto.